"Ciò che è difficile attrae, l’impossibile seduce, ciò che è complicato
spaventa, ciò che è estremamente complicato innamora”.
In sintesi, questo bellissimo
pensiero di Paolo Coelho, rappresenta quello che la poesia di Vito Plumari ha
operato in me.Il nostro “complicato” autore può
essere definito un discepolo di Qoèlet e poeta sempre pronto a interrogarsi sui
valori del vivere, ma contemporaneamente figlio della cultura del Novecento.
Con l’Esistenzialismo ha in
comune tanti contenuti; come i migliori esistenzialisti è un grande provocatore
ed emana dai suoi scritti quel fondo di pessimismo che ha permeato quasi tutto
il pensiero filosofico dell’ultimo secolo. Nondimeno, a un’anima grande, questa
opera potrebbe servire di consolazione e riaccendere la passione per quel senso
di libertà che fiorisce tanto in
felicità d’arte nel rappresentare e descrivere il mondo. Tra le pagine
ingiallite, magari… E capita di essere
felici.
Ciò che maggiormente mi ha fatto innamorare dei versi di Vito è la continua ricerca del vocabolo, dei nessi sintattici che mi ricordano l’Ermetismo e, in particolare, la parola “pura” cercata e voluta con crescente difficoltà anche dai simbolisti. Parola che, oggi più che mai, ha bisogno di essere protetta… Qui la testa gira come non mai. Sebbene spesso, estremamente complicato si presenti il componimento e pare offrire altre possibilità interpretative, il linguaggio risulta essere “leggero”: non a caso l’invito a entrare Nelle stanze della Polisemia di pag. 7 potrebbe essere considerato il sottotitolo di questo notevolissimo volume.
Plumari, in queste pagine, si
pone al di fuori dei dettami e delle confessioni poetiche di qualsiasi genere;
le sue riflessioni scaturiscono da un particolare a volte inquieto oppure da un
movimento sensuale altre dal semplice quotidiano, riconoscibili tutte in
un’autorevolezza espressiva il più delle volte ironica. La lucidità e
l’immediatezza riassumono, nei suoi versi, l’indizio di un’audacia oramai rara:
quella di essere se stessi. Poesia e spiritualità si fondono armonicamente e
formano quadri meravigliosi che si possono osservare e leggere anche in
“verticale”.
Tutto è possibile… in queste Stanze create e volute da uno dei più
originali artisti dei nostri tempi. E parliamo già del terzo millennio, dove
dominano gli oggetti di largo consumo e l’illusione che li accomuna… Bisogna bene tornare indietro, allora. Tra
gli uomini.
Indubbiamente Plumari è d’altro
che nutre una certa forma dello spirito, tout
court.
Qualcosa per stare in piedi. Appunto. A gran fatica…
Man mano che resti, lievemente…
Claudio Cassinotti