11/11/18



PRESENTAZIONE
Chi oggi pensa ai problemi veri che ci impegnano per la vita eterna?   
 Jean Guitton parla di "Silenzio sull'essenziale".

In un suo “pensiero-citazione” don Carlo si esprimeva così e con i suoi continui stimoli si è sempre adoperato per rompere questo silenzio.
I membri del Centro Culturale Carlo Valli desiderano continuare la sua opera, con questo quarto quaderno della serie I Nuovi Quaderni del Portavoce, adoperando proprio una selezione dei suoi pensieri e delle sue citazioni. 
Dopo una pausa di riflessione e di ricerca il Centro Culturale Carlo Valli ha pensato di dedicare questo numero a nuovi pensieri e citazioni che sono stati scelti tra i numerosissimi a disposizione. Il lavoro di selezione è stato fatto proprio tenendo conto che oggi, più che mai, è necessario far “rumore” per risvegliare quelle coscienze che si sono assopite o addirittura addormentate.
Chi è rimasto sempre vicino a don Carlo nel lavoro di ricerca e di produzione dei Quaderni del Portavoce si è chiesto, durante l’operazione di scelta del materiale da inserire, mese per mese: “quali pensieri e quali citazioni avrebbe scelto il nostro amato don?” Sperando di aver risposto in maniera adeguata a tale domanda affidiamo al lettore una personale valutazione del risultato ottenuto.


I membri del Centro Culturale Carlo Valli

08/03/18


AUTORE:  C. CASSINOTTI, G. MARINONI

Sulla Tua Parola Nuova Edizione

CASA EDITRICE: MARIETTI SCUOLA



Un libro per conoscere e mettersi in gioco.

L’opera, composta di un volume unico e di un quaderno operativo, offre allo studente gli elementi necessari per formare i propri aspetti spirituali ed etici e diventare capace d’inserirsi in modo personale e responsabile nella vita civile e sociale.
Il corso si caratterizza per il taglio antropologico-esistenziale, l’aggiornamento, l’approccio culturale, il rigore teologico, l'attenzione all’arte e al sociale, i numerosi collegamenti interdisciplinari e gli agganci con l’attualità e con l’esperienza dello studente.

Struttura dell’opera

Il volume presenta 114 Lezioni, organizzate in 10 Aree tematiche che si aprono con le attività Mettiamoci in gioco, un nuovo modo di cominciare che favorisce il coinvolgimento degli studenti.

Contenuti essenziali e rubriche didattiche mirate

Le Lezioni su doppia pagina favoriscono una didattica agile e l’apprendimento dei contenuti fondanti. Sono arricchite da nuove rubriche didattiche (AttivamenteForum ecc.) pensate per riformulare comprendere, attualizzare i temi trattati e per promuovere la riflessione e il dialogo.

Dialogo interreligioso e Bibbia

La Bibbia e i temi dell’intercultura e dello sviluppo della capacità di dialogo consapevole sono oggetto dei nuovi inserti che, partendo dai contenuti trattati, mirano a una migliore comprensione di se stessi e della realtà che ci circonda.

Inclusione, operatività e competenze

Nel volume: le nuove mappe di sintesi in alta leggibilità; le attività di potenziamento attraverso il lavoro sulle fonti (Ora tocca a te); gli esercizi per consolidare e verificare l’apprendimento; i compiti di realtà per sviluppare le competenze.

Con il Quaderno lo studente è l’attore principale del suo percorso formativo. Ognuna delle oltre 40 Schede, con attività ludico-didattiche, è costituita da due parti: Mi confronto e Mi metto in gioco.

Risorse digitali per lo studente

eBook  - il libro digitale multidevice, personalizzabile e sincronizzabile con: video, audio, gallerie d’immagini, esercizi interattivi, approfondimenti. Inoltre, tutto il testo ad alta leggibilità e con audiolettura in modalità karaoke.
Sito di prodotto, in deascuola.it, anche I Vangeli illustrati, galleria d’immagini che ripercorre la vita di Gesù attraverso 46 capolavori dell’arte.
App DeALINK che permette, attraverso smartphone e tablet, l’accesso immediato dalla carta al mondo multimediale del corso (video e audio).
zonaReligione, in deascuola.it,  un portale tematico che mette a disposizione contributi, approfondimenti video e linee del tempo interattive per fare religione a scuola.
E20-Eventi, in deascuola.it, una risorsa per avere in classe l’attualità: articoli di grandi giornalisti e opinionisti, i migliori contenuti multimediali selezionati e firmati “La Stampa”, raccontano gli avvenimenti più significativi e dibattuti in una forma innovativa e di qualità. 

Materiali per il docente

Nella Guida insegnante: progettazione e pianificazione annuale, didattica per competenze e compiti di realtà, proposte di lezioni multimediali, schede di verifica sommativa (anche compensate) e soluzioni di tutti gli esercizi del manuale e della Guida.
eBook – libro digitale con le stesse risorse dello studente più altri contenuti dedicati al docente
Easy eBook, su DVD-rom, offline, utilizzabile senza connessione e registrazione per accedere subito a tutti i contenuti del libro digitale e alle risorse riservate al docente.
Sito di prodotto, in deascuola.it: guida insegnante in pdf, schede di verifica (anche compensate) in Word modificabili, approfondimenti interdisciplinari( 7 temi di riflessione per l’Irc).
App DeALINK che permette, attraverso smartphone e tablet, l’accesso immediato dalla carta al mondo multimediale del corso (video e audio).
zonaReligione, in deascuola.it,  un portale tematico che mette a disposizione contributi, approfondimenti, video lezioni e linee del tempo interattive per fare religione a scuola.
E20-Eventi, in deascuola.it, una risorsa per portare in classe l’attualità: articoli di grandi giornalisti e opinionisti, i migliori contenuti multimediali selezionati e firmati “La Stampa”, raccontano gli avvenimenti più significativi e dibattuti in una forma innovativa e di qualità. 

Classe virtuale

Uno spazio per condividere informazioni e contenuti, assegnare attività e monitorarle.

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13/10/17

IL PICCOLO PRINCIPE

NUOVA EDIZIONE A CURA DI CLAUDIO CASSINOTTI

PRESENTAZIONE
Il piccolo principe è un’opera eccezionale: ha anticipato di almeno un secolo degli insegnamenti che solo da poco cominciano ad essere recepiti. La critica principale che l’autore rivolge agli adulti è quella che si sta vivendo in una società in cui viene cancellata la creatività, la spontaneità, la genuinità a favore delle cose materiali: danaro, carriera … .

Qualche anno fa, in un mio libro, rivolto ai ragazzi di scuola media scrissi: “Proviamo a paragonare l’uomo a un contenitore, dentro il quale vi sono tutte le qualità che normalmente ogni bambino manifesta fin dai primi tempi della sua esistenza: voglia di vivere, allegria, curiosità, creatività, intraprendenza, sincerità, spontaneità … (si possono aggiungere tantissime altre caratteristiche positive semplicemente osservando dei bambini piccoli). Col passare del tempo, però, il bambino viene condizionato dal comportamento degli adulti che lo circondano e lo “educano” e troppo spesso è costretto a soffocare alcune delle sue qualità per ubbidire ai grandi. Facciamo un esempio: siamo in spiaggia e un bimbo si sta divertendo con la sabbia e la sua creatività lo porta a realizzare non solo castelli ma tutto un suo mondo speciale e particolare; nel bel mezzo della sua opera creativa la madre lo interrompe con uno strillo: “Fermati! Non vedi che ti stai sporcando tutto! Stai attento a non mettere le manine in bocca! Se mangi la sabbia puoi morire!...”. La mente del bambino coglie questi messaggi e blocca immediatamente l’attività che sta svolgendo. Non è difficile, a questo punto, capire come mai invece di vedere oggi adolescenti pieni di gioia di vivere e dotati di tutte quelle qualità di cui abbiamo parlato incontriamo, spesso, ragazzi col muso lungo, annoiati e senza grinta. Dopo la mamma tanti altri adulti, pensando di far bene, hanno continuato a inviare messaggi negativi del tipo: “asino che non sei altro, come hai fatto a prendere quel brutto voto? Che scarabocchio hai fatto?Non farai mai un disegno accettabile! Sei proprio negato per matematica! Non toccare! Non fare questo! Non fare quello! … In tal modo il nostro contenitore, con tante qualità, ha cominciato a chiudersi in modo tale da non lasciar più uscire nulla. Purtroppo l’uomo moderno, sempre proiettato al successo personale e all'efficienza, ha pensato bene che i rimproveri continui potessero correggere i giovani e anche tutti gli altri suoi simili, per cui ha continuato a dispensare messaggi negativi. L’accumulo di blocchi sopra il nostro contenitore è aumentato sempre più e le persone si sono addirittura dimenticate di possedere quelle splendide qualità che però non sono scomparse, ma si sono semplicemente posate sul fondo del recipiente in attesa che qualcuno, un giorno, si decida a togliere quell'innaturale incrostazione e a forare il coperchio.

L’invito che ci proviene dalla lettura del libro che avete fra le mani è proprio quello di trovare subito il modo di liberarci dalle incrostazioni. Sappiamo, infatti, come ci racconta Saint-Exupéry, che agli adulti può sempre capitare di scambiare per il disegno di un cappello quello di un serpente che inghiotte un elefante, e che spesso la creatività è molto più viva, se non viene soffocata nei ragazzi. Non solo: io vorrei che voi ragazzi ci aiutaste a capirvi e a capire. Perciò non temete di aprire un dialogo costruttivo con i grandi; non solo voi ma anche noi adulti abbiamo da imparare in questo rapporto. Il futuro, d'altronde, è dei giovani: se così non fosse, se ogni nuova generazione dell’umanità non fosse andata sempre un po’ più oltre rispetto a quella che l’ha preceduta, non ci saremmo spinti dalle caverne alle astronavi, dall'isolato villaggio alla rete telematica che mette in comunicazione tutto il pianeta. Questo mondo che gli uomini hanno costruito ha anche, è vero, tanti aspetti negativi. Io condivido, però, la convinzione di molti autori contemporanei di ogni nazione, razza, credo politico o religioso, i quali ritengono che la causa principale di questi mali stia nel fatto che l’uomo non ha fin ora dedicato alla conoscenza e al miglioramento del suo mondo interiore lo stesso impegno che ha riservato alla trasformazione del mondo esterno. Perciò, come il grande poeta Salvatore Quasimodo, possiamo dire: “sei ancora quello della pietra e della fionda / uomo del mio tempo”, per quanto riguarda la capacità di usare a vantaggio della specie, e in modo non distruttivo, la mente, il cervello e i prodigiosi strumenti che il progresso ha creato. Proprio alle nuove generazioni spetta questo grandioso compito che può rendere migliore il mondo. Noi adulti ci aspettiamo il vostro aiuto in questo: perché, come scrive Saint Exupéry, “i grandi non capiscono mai niente da soli”, a differenza dei bambini e dei ragazzi.

Buona lettura.

13/12/15

SANTO NATALE 2015

“Dio è amore e verità, sia l’amore che la verità non si impongono mai: bussano alla porta del cuore e della mente e dove possono entrare, apportano pace e gioia”
Benedetto XVI


Questo è l’augurio natalizio che vogliamo raggiunga il nostro travagliato mondo:

l’amore e la verità di Dio trovino dimora nel cuore e nella mente di ogni persona e portino pace e gioia nelle famiglie e nelle comunità.

Buon Natale e Buon Anno.

Claudio

11/11/15

Ecco il nuovo libro di Marco Cassinotti, in due differenti edizioni:




































Interessantissima la prefazione del Vescovo di Cremona:
La riporto integralmente qui di seguito:

 “Misericordia:  bisogno  e desiderio dell’uomo”
Dopo  un  rapido sguardo  alle considerazioni che si succedono nelle  pagine  di questo  libro,  devo dire  che esse hanno suscitato in me due reazioni:
1. La prima  riguarda la misericordia di Dio come risposta al bisogno  dell’uomo. È fuori dubbio che l’uo- mo abbia bisogno  di misericordia. Da parte  di Dio, in- nanzitutto, ma anche da parte  degli altri uomini. Non per niente Gesù ci ha insegnato a pregare: rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. La misericordia che Dio usa nei nostri  confronti trova la sua incarnazione nella nostra vita e nella storia dell’u- manità  attraverso il rapporto misericordioso che gli uo- mini sono disposti a scambiarsi reciprocamente. Ma la domanda che  nasce  è se gli uomini sono  consapevoli di avere bisogno  della misericordia di Dio e anche dei fratelli. Cosa che non è scontata  dentro una cultura che spinge verso una concezione autopoietica dell’uomo e che favorisce, di conseguenza, l’autogiustificazione di ogni  comportamento. Eppure nessuno può  sfuggire all’esperienza del proprio limite e dei propri errori.  E quando è impossibile  non  riconoscerli di fronte all’evi- denza  dei tanti  disastrosi fallimenti personali e sociali, diventa pressoché spontaneo aprirsi al desiderio anzi al bisogno   di rifare  la propria vita o di reimpostare le varie espressioni della convivenza civile. Incontrare, allora, la presenza di Dio che non si stanca di mescolar- si alla storia  dell’uomo per  incoraggiarlo, sostenerlo, guidarlo nella ricostruzione di se stesso o della società,
è fare esperienza della sua misericordia e riconoscerne la forza  e la bellezzaquanto basta  per  desiderarla invocarla.  Perché  la misericordia di Dio non  si limita a perdonare gli errori del nostro  passato, ma si sporca le mani per aiutarci  a costruire il nostro  futuro. Mi torna alla mente quanto scrive il giovane  profeta Geremia, al quale Dio vuole spiegare  la logica del proprio agire. Egli invita Geremia a scendere nella bottega  del vasaio e osservare: se si guastava il vaso che stava modellando… egli provava di nuovo e ne faceva un altro come ai suoi occhi pareva giusto. allora mi fu rivolta la Parola del Signore:… come l’argilla  è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele (Ger 18,4-6). Misericordia è anche pazienza:  Dio riprende da capo,  instancabilmente, il Suo disegno  e il suo interessamento per  ogni  uomo  e per  l’umanità per  condurre la storia  al suo fine, cioè al compimento della salvezza, a ciò che è il bene  per il singolo e per tutti. Naturalmente rispettando la libertà dell’uomo e chiedendo la sua collaborazione. Con te- nace e caparbio amore. Con misericordia. 
 2. La seconda reazione suscitata  in me dal libro  di Marco Cassinotti riguarda la scelta che mi sembra ben appropriata di percorrere la storia della misericordia nel susseguirsi degli anni giubilari,  a partire dalla testi- monianza biblica dell’Antico  Testamento. Al termine del percorso si avverte che esso non  è stato semplice- mente un passare in rassegna  il passato, ma è una pro- vocazione per il presente. Per me, oggi. La disponibilità di Dio ad essere misericordioso mi riguarda; mi tocca personalmente. Mi fa nascere  nel cuore  la nostalgia  di rivivere quella  scena   che il profeta Osea descrive per ricordare a Israele  la tenerezza di Dio: a Efraim io insegnavo a camminare  tenendolo per mano… io lo traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore;  ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare (Os 11,3-4).
Bellissima immagine che evoca il senso della miseri- cordia non solo nel gesto di Dio che come un papà si abbassa verso il figlio piccolo, ma anche nel gesto di sol- levarlo fino all’altezza della  propria guancia  per  guar- darlo  negli  occhi  e per  lasciarsi guardare negli  occhi. La misericordia sta proprio qui: nel guardarsi recipro- camente negli  occhi  sperimentando la gioia di amare e di essere amati. Il che vale tanto  per Dio quanto per l’uomo, per ogni uomo,  per sempre:  perché Eterna  è la sua misericordia (Sal 136).

+ Dante Lafranconi

Vescovo di Cremona